Dopo i 5 giorni trascorsi a Kuala Lumpur ho approfittato del week end per visitare Malacca, una città costiera della Malesia dichiarata patrimonio Unesco.
Appena arrivato in ostello, il gestore si è offerto di accompagnarmi a visitare la nuova Masjid Selat, una moschea situata direttamente sul mare, per scattare qualche foto al tramonto. La moschea è stata costruita nel 2006 in una posizione molto scenografica e, come altre moschee della Malesia, è bella ed elegante all’esterno e altrettanto semplice e spoglia al suo interno, con solo alcuni tappeti per la preghiera e dei ventilatori.
La sera sono andato con Goki – un ragazzo giapponese che ha lasciato un lavoro da programmatore ad Osaka e ha risparmiato per viaggiare 1-2 anni – al night market, situato lungo una via affollatissima di persone e bancarelle di cianfrusaglie e cibo di strada.
La domenica mattina ho camminato per un giro turistico della città attraverso i suoi luoghi storici. Malacca è piccola e si può girare a piedi in una giornata: si possono tenere come punti di riferimento il fiume e la piazza principale dove sorge la Christ Church, inconfondibile per il suo colore rosa, come quello dei palazzi tutto attorno.
Malacca conobbe il suo periodo di maggiore splendore tra il 1300 e il 1500, quando il Sultanato omonimo si arricchì facendo diventare il porto uno dei più frequentati dalle rotte navali commerciali. Da qui passavano arabi, indiani e cinesi per barattare merci di ogni tipo, prima ancora che venisse introdotta la moneta. Fu in questo periodo che l’Islam iniziò a diffondersi a Malacca e poi in tutta la Malesia, proprio grazie all’influenza sempre maggiore dei commercianti arabi. Vista l’importanza che assunse, Malacca cominciò a far gola anche agli europei, e infatti nel 1511 i portoghesi la conquistarono dominandola per oltre un secolo. A questi subentrarono verso la metà del 1600 gli olandesi e infine, dopo altri due secoli, gli inglesi, che però ne devastarono il forte e ne ridussero l’importanza strategica favorendo lo spostamento degli abitanti e delle rotte commerciali verso altri porti, come Penang.
Questo e molto altro sulla storia di Malacca si può scoprire visitando il sorprendente Maritime Museum, che si trova all’interno di una riproduzione di una nave portoghese del 1500.
Si tratta di un museo straordinariamente ricco di informazioni storiche, visitabile con l’audio guida in inglese e consultando i 24 pannelli informativi: leggendoli tutti si perdono circa 2 ore e ne valgono assolutamente la pena.
Sebbene il vecchio forte sia stato distrutto dagli inglesi, ancora oggi rimangono numerose tracce della presenza europea a Malacca, dalle chiese cristiane alle case in stile olandese.
Dopo Malacca il viaggio proseguirà in autobus per Singapore.