Di seguito è riportato in forma di guida tutto ciò che bisogna sapere prima di intraprendere il trekking al lago sacro di Gosaikunda, nella regione himalayana del Langtang, la più vicina alla capitale nepalese Kathmandu.
Le informazioni sono valide e aggiornate a settembre 2014.
Info generali
Il trekking al lago sacro di Gosaikunda è uno dei più popolari in Nepal. Il lago e altri minori si trovano nel Langtang, la regione dell’Himalaya a nord di Kathmandu.
Esistono diversi percorsi per arrivare ai laghi (e anche oltre) con partenze principalmente da Dunche e Syabrubesi. Noi abbiamo optato per un trekking di quattro giorni con partenza da Dunche ed arrivo a Gosaikunda, in tre giorni, e ritorno per lo stesso sentiero in un giorno solo. Poco più di 30 chilometri in totale, con dislivello complessivo di 2400 metri circa: si parte da 2000 metri di quota e si arriva a 4400. Altri due giorni devono essere messi in conto per l’arrivo a Dunche ed il ritorno a Kathmandu.
Il periodo migliore per questo ed altri trekking in Nepal è aprile-maggio e ottobre-novembre, quando non fa troppo freddo, le piogge sono scarse o assenti ed il cielo è spesso sgombro di nuvole, regalando in particolare la mattina panorami mozzafiato sull’Himalaya.
In occasione della luna piena di agosto, il lago di Gosaikunda è meta di uno dei più importanti pellegrinaggi induisti, con centinaia di fedeli che giungono qui da Nepal e India.
Trekking permit
Prima di intraprendere il trekking di Gosaikunda è necessario ottenere due trekking permit distinti:
– TIMS: è un permesso generale valido per accedere alla maggior parte dei trekking in Nepal. Si può ottenere il TIMS presso il Nepal Tourims Board, al costo di 2000 rupie (20 dollari) per persona. Questo permesso non può essere ottenuto per conto di terzi non ancora arrivati in Nepal, a meno che il vostro o la vostra amica non abbia già ottenuto il visto prima dell’arrivo (rarità vista la possibilità di farlo in aeroporto) e possa comunicare il suo identificativo che appunto è indispensabile. Servono inoltre due foto formato fototessera che potrete fare presso lo stesso Nepal Tourism Board.
– Langtang National Park: il secondo permesso da ottenere è quello specifico per la regione che intendete esplorare, in questo caso il Langtang. Anche questo permesso può essere ottenuto presso il Nepal Tourism Board, al costo di 3000 rupie (circa 30 dollari) per persona.
Per raggiungere il Nepal Tourism Board da Thamel fermate un taxi e chiedete di portarvi per non più di 300 rupie.
Equipaggiamento e vestiario
Il clima e le temperature sono molto variabili, a settembre fa abbastanza caldo fino a 3000 metri, per cui è bene avere un abbigliamento “4 stagioni”. Scarpe robuste, magliette traspiranti, pantaloni impermeabili, pile, giacca a vento, k-way e cappello.
Per quanto riguarda l’equipaggiamento, dei bastoncini da trekking e una torcia (nelle lodge spesso manca l’elettricità) dovrebbero essere sufficienti. Se volete stare tranquilli potete portare anche un kit base di primo soccorso.
Serve una guida e/o un portatore?
Il trekking al lago di Gosaikunda con partenza da Dunche è ben segnalato e non eccessivamente impegnativo, per cui se avete una minima esperienza di escursioni non avrete bisogno di una guida.
La prima tappa è la più impegnativa in termini di dislivello, la terza può risultare pesante per via dell’altitudine, dai 3500 metri in su infatti è possibile accusare i sintomi del mal di montagna (vomito, inappetenza, giramenti di testa, nausea). In questi casi non esiste altra cura se non quella di scendere di quota.
Chi volesse comunque l’aiuto di una guida o un portatore può informarsi presso l’agenzia di viaggi Kundalini Travel, all’ultimo piano del Chinatown Shopping Center. L’agenzia è gestita da un signore nepalese, Karna, con cui ho avuto a che fare e che si è dimostrato disponibile e affidabile. Lui potrà trovare per voi una guida (20-25 dollari al giorno) o un portatore (50 dollari al giorno).
Arrivare e tornare a/da Dunche
Il viaggio a e da Dunche è, senza esagerare, la parte più insidiosa di tutto il trekking. La cittadina dista da Kathmandu circa 130 chilometri, e in alcuni tratti la strada è completamente sterrata e dissestata. Inoltre la zona è soggetta spesso a frane, l’ultima si è verificata solo due mesi fa e ha causato decine di morti.
I modi per arrivare e tornare da Dunche sono due:
– autobus locale: a differenza delle maggiori località nepalesi, Dunche non è collegata a Kathmandu con autobus turistici, più sicuri e affidabili, ma solo locali, molto vecchi e malandati.
E’ possibile che durante il tragitto (8 ore per poco più di 100 km) dobbiate scendere e che l’autista debba proseguire da solo nei passaggi più pericolosi.
Il consiglio è di prenotare, con almeno un giorno in anticipo, un posto finestrino sul lato del versante della montagna e non del dirupo (a destra all’andata e a sinistra al ritorno), per avere la possibilità, in casi estremi, di lanciarsi fuori dal finestrino.
Costo 300 rupie (circa 2 euro)
– fuoristrada: se non ne volete sapere dell’autobus locale, potete noleggiare un fuoristrada privato al costo di circa 150/180 dollari .
Entrambe le soluzioni, autobus e fuoristrada, le potete prenotare alla stazione di Gongabu Bus Park. Per arrivarci da Thamel fermate un taxi e chiedete di portarvi per non più di 300 rupie.
Itinerario e mappe
L’itinerario da noi seguito è stato di quattro giorni complessivi, tre per arrivare al lago Gosaikunda e uno per tornare a Dunche. Queste le tappe:
Dunche (1960 m) – Sing Gompa (3300 m)
Sing Gompa – Laurebina Yak (3920 m)
Laurebina Yak – Gosaikunda (4380 m) – Laurebina Yak
Laurebina Yak – Dunche
Abbiamo deciso di arrivare al lago e tornare alla tappa precedente nello stesso giorno, per evitare di dormire a 4400 metri e rischiare di soffrire il mal di montagna, e per accorciare il percorso del rientro a Dunche il giorno successivo.
Le mappe in vendita a Kathmandu, del Langtang e del trekking di Gosaikunda in particolare, sono al massimo in scala 1:50.000, decisamente poco rispetto a una mappa topografica dettagliata, ma comunque sufficiente per avere un minino di orientamento, visto che il sentiero è sempre ben segnalato e facile da seguire.
Se cercate una mappa topografica, eccone una messa a disposizione dal sito web pahar.in.
Questa è invece la mappa che abbiamo utilizzato e che, va detto, contiene un paio di imprecisioni.
Ecco gli errori in questione:
– la cheese factory indicata a Chyolangpati si trova in realtà nel villaggio precedente, a Sing Gompa.
– il villaggio e il lago di Gosaikunda si trovano a 4380 metri di quota, e non a 3480 come indicato nella mappa.
Prezzi
Tutti i villaggi citati, da Dunche in poi, sono raggiungibili solo tramite questo sentiero. A trasportare il cibo e tutto il necessario per vivere ci pensano gli sherpa, spesso senza l’ausilio dei muli, che caricano sulla schiena sacchi di anche 80 kg. Per questo motivo, visti i costi di trasporto, il prezzo del cibo da queste parti è più caro che a Kathmandu. Molto economiche invece le camere, specialmente se intendente anche cenarvi. Ne troverete dalle 200 alle 500 rupie massimo. In caso non ceniate nella lodge i prezzi possono anche triplicare, per cui non conviene. Per cena, troverete qui i piatti classici della cucina nepalese e, se proprio ne avete voglia, anche le varie immondizie occidentali tipo coca cola e pringles.
Per mangiare e dormire mettete in conto almeno 1000-1500 rupie al giorno a persona (8-11 euro).
Il trekking giorno per giorno
1° giorno – Dunche (1960 m) – Sing Gompa (3300 m): una volta entrati a Dunche si prosegue lungo la strada principale che porta fuori dal paese per alcune centinaia di metri. Ignorate il primo tornante a destra e proseguite dritti, dopo alcuni minuti incontrerete il primo segnale per Gosaikunda.
Dopo circa un’ora di cammino si attraversa il fiume da un ponte sospeso, e si comincia quindi a salire seriamente.
Il dislivello della prima tappa è notevole (1300 metri) e spesso si sale per dei veri e propri gradoni. Si cammina all’ombra della foresta e l’ambiente è umido e verdeggiante. La vegetazione tipica a queste quote è costituita da alberi di bamboo, rododendri, larici, querce e tantissime coltivazioni di marijuana.
Qua e là si incontrano cascate e scimmie che saltano da un albero all’altro. Una vera e propria giungla!
L’arrivo è a Sing Gompa (Chandanbari) a 3300 metri di quota, dove dopo aver trovato una sistemazione per la notte in una delle lodge presenti, potrete fare tappa alla chesse factory per assaggiare del formaggio fresco di yak (100 rupie l’etto).
Tempo di percorrenza. 6-8 ore.
2° giorno – Sing Gompa – Laurebina Yak (3920 m): il tratto più impegnativo del trekking è terminato e da qui in avanti il sentiero sale con dislivello minore. D’altra parte ci si avvicina ai 4000 metri di quota ed occorre gestire bene le energie per evitare affaticamenti. Dai 3500 metri in su inoltre potreste cominciare ad accusare i sintomi del mal di montagna. In questi casi gli sherpa nepalesi consigliano di mangiare zuppa d’aglio, ma l’unico rimedio certo è scendere di quota accompagnati da qualcuno e tentare di riacclimatarsi.
Anche in questa seconda tappa l’ambiente circostante conserva i suoi colori accesi, il verde degli alberi e i mille colori dei fiori di montagna: genziana, anemoni e stelle alpine.
Tempo di percorrenza. 4-6 ore.
3° giorno – Laurebina Yak – Gosaikunda (4380 m) – Laurebina Yak: il percorso fino al lago di Gosaikunda è poco più di una passeggiata, resa appena faticosa soltanto dall’alta quota che non consente una respirazione profonda. L’unico tratto leggermente impegnativo è quello iniziale, fino ad un piccolo tempio sulla sommità di una collina.
La vegetazione è ormai sempre più diradata ma non assente, gli alberi lasciano il posto ai prati e i colori sono meno accesi. Il lago Gosaikunda è il secondo che si incontra, ma ce ne sono diversi nell’area circostante. E’ consigliabile arrivare qui di mattina per godere della vista delle montagne attorno, ma anche con le nuvole il lago sembra quasi “fumare” e la cornice è unica. In prossimità del lago si trova un piccolo tempio dove si radunano i fedeli induisti in occasione del pellegrinaggio di agosto.
Tempo di percorrenza. 4-6 ore.
4° giorno – Laurebina Yak – Dunche: purtroppo per un trekking di quattro giorni non ci sono possibili itinerari circolari e l’unico modo per rientrare a Dunche è seguire lo stesso sentiero dell’andata.
Tempo di percorrenza. 6-8 ore.
Conclusioni
Il trekking al lago di Gosaikunda è ideale per chi vuole provare un’esperienza sull’Himalaya e non è un trekker allenato. Si riesce a portare a termine in pochi giorni, è vicino a Kathmandu e di difficoltà medio-facile.
Se siete un po’ alla mano, potete fermarvi nei villaggi non solo per uno spuntino ma anche per intrattenervi con gli sherpa di passaggio o in sosta nelle lodge, le persone del posto sono molto amichevoli e quasi tutti parlano un discreto inglese.